31 agosto 2011

Sulla stessa barca

Gioire degli ultimi giorni d'agosto sapendo che manca poco all'inizio della scuola. Assaporare il caldo afoso di queste giornate sapendo che al ritorno in montagna cominceranno a calare le temperature. Godere della vacanza senza mamma e papà... grazie zio!





25 agosto 2011

E poi Santiago

Ecco gli ultimi chilometri. Ci siamo. Ancora un piccolo sforzo e poi finalmente entreremo a Santiago. Ancora una tappa da 20 km. Alle otto siamo già operativi. I primi 10 km passano bene, con una tappa in un bar per un'ulteriore colazione e poi di nuovo in pista perchè il caldo inizia a farsi sentire.
In questo ultimo tratto i pellegrini affollano i sentieri. Pellegrini consapevoli che la meta è vicina. Tanti accelerano il passo, molti ci superano. Per qualcuno di loro significa il ritorno a casa dopo un mese di Cammino, per altri il ritorno ad una vita normale. Per noi significa l'inizio di una simile esperienza. Siamo partiti con tanti dubbi e siamo arrivati con un bagaglio interiore veramente colmo.
Io ho un tremendo male alle ginocchia e lo zaino mi pesa ma quando arriviamo al Monte do Gozo che dista 5 km da Santiago entro nella piccola chiesetta e trovo in una teca un Gesù Bambino che mi avvolge con la sua bellezza.
Trovo nella luce dei suoi occhi la forza di finire il mio Cammino. Trovo nella dolcezza del suo sguardo la voglia di rialzarmi e continuare. Trovo nella mia mente la volontà di potercela fare.
Quindi ancora una foto ricordo con i miei ragazzi e poi Santiago ci accoglie. Caldamente.

23 agosto 2011

Il Cammino continua

Quinto giorno del Cammino. La tappa di oggi da Arzùa a O Pedrouzo sarà di 19 km. Federico durante il Cammino mi dice che non gli sembra vero di aver già fatto tutti questi chilometri, anzi gli sembra di essere partito solo il giorno prima. Gli rispondo che anche a me in effetti sembra così. Ogni mattina è come se la stanchezza svanisse e riparto con la voglia di arrivare a destinazione. La sua conclusione è stata che è proprio vero che non bisogna mai guardarsi indietro ma sempre andare avanti... il Cammino insegna.
Fortunatamente oggi la giornata è fresca e ancora ci addentriamo in boschi di felci e eucalipti.
Incontriamo un gatto rosso che sul sentiero del Cammino sembra sia lì per augurare a ognuno Buen Camino. Con tutti miagola e si intrattiene come un buon ospite. Mi ricorda un pò il gatto del Marchese di Carabà, della fiaba di Perrault, Il gatto con gli stivali.
Oggi inizio ad avere un pò di problemi alle ginocchia, le scarpe che indosso un pò mi pesano e ci sono sempre salite e discese da fare. Ma sono decisa ad entrare a Santiago con le mie forze.Se proprio non riuscissi a farcela mi dispiacerebbe. Durante il Cammino troviamo tante fucsie. Sono fantastiche assomigliano molto alle fatine
Mancano solo 20 km e siamo veramente felici
Voglio ringraziare Luciano del sito http://compostela.pellegrinando.it/# per avermi inserito in questo link http://compostela.pellegrinando.it/sezioni.php?seid=1745 Il suo sito è stato per noi una fonte inesauribile di informazioni. Non esitate a contattarmi per avere informazioni.
A presto!

22 agosto 2011

Scivolo della fertilità

Qualche tempo fa avevo letto dello scivolo della fertilità in questo post: http://buntblume.wordpress.com/2011/07/18/castelfeder/
Sapevo che qui nei dintorni si trovavano anche dei sassi con le coppelle ma mai eravamo riusciti a vederne uno.
Oggi finalmente, grazie alla cara amica Paula siamo riusciti a vedere entrambi. Questi sassi sono nascosti nel bosco e bisogna proprio conoscere la giusta collocazione per trovarne uno.
Le coppelle o Schalensteine in tedesco, venivano usate dai Celti (popolazioni germaniche che invasero la pianura padana fino ad Ancona) probabilmente per rituali magici.

Federico e Leonardo si sono divertiti a scivolare dal sasso mentre noi lo guardavamo con grande curiosità.
Paula li chiama Hexenrutsche, cioè scivoli delle streghe, in realtà erano le donne celtiche ad usarli per aumentare la possibilità di avere bambini all'interno della tribù. Coppelle si trovano anche lungo lo scivolo. La voglia di sapere altro è grande quindi ci documenteremo meglio.

21 agosto 2011

Salzburg

Salzburg, città del sale, città che ha visto nascere il genio di Mozart, ieri era anche una città caldissima e affollatissima. Il suo Duomo, risorto per ben due volte dalle ceneri fu costruito nel 774, ricostruito nel 1628 dopo un incendio e nuovamente nel 1959 dopo un bombardamento durante la seconda guerra mondiale.
Nella cripta si trovano le tombe degli arcivescovi del Duomo con i loro stemmi. Un'occasione anche per ripassare le simbologie dell'araldica che abbiamo letto in un libro per bambini dedicato a questo argomento.
Nella vicina Residenzplatz la monumentale Residenzbrunnen, la fontana con atlanti che sorreggono la vasca superiore.
Nonostante il caldo si trova sempre una palla per giocare ;-)
In una delle vie del centro c'è anche una famosa insegna che ha saputo ben integrarsi con l'arte cittadina.
Arriviamo alla casa di Mozart di un bel giallo intenso e l'interno è per i bambini una scoperta dopo l'altra.
Soprattutto nella sala musicale dove si può ascoltare passo passo alcune sue composizioni.
Fuori ci attende anche il divertimento con queste bolle giganti
Musica ancora nei bellissimi giardini di Mirabell
Quante cose da vedere in una città così bella! C'è anche la possibilità di fare una partita a scacchi!
Al ritorno, sembra quasi doverosa una tappa al Chiemsee tanto per rinfrescarci un pò.
Con queste bellissime immagini vi dò appuntamento a domani per un'altra tappa del Cammino

Aufwiedersehen!

18 agosto 2011

Caldo gallego

Partiamo da Melide senza riuscire a fare colazione. Non è facile iniziare la giornata con la pancia vuota ma nelle strade vicino alla nostra pensione non c'era niente di aperto e così per non incamminarci troppo tardi abbiamo deciso di rimandare la colazione di un'ora. Ci inoltriamo subito nei boschi e il paesaggio è davvero bello. Mancano 50 km a Santiago!

La tappa di oggi sarà breve: appena 14 km! Abbiamo tutto il tempo di rilassarci, riposare le nostre gambe e goderci un pò di vita spagnola.
Purtroppo ci sono parecchie salite ma ad Arzùa arriviamo abbastanza velocemente e la pensione è così carina che decidiamo di mangiare lì la sera. Finalmente assaggiamo il caldo gallego, altro piatto tipico della Galizia. E' una minestra fatta di fagioli bianchi, patate, cime di rapa o verza e nella versione più ricca con stinco di prosciutto o braciole di maiale. Mi piace pensare che sia la stessa che offrivano ai pellegrini di un tempo.
La chiesa di Arzùa è molto semplice ma quello che più mi colpisce è che ci sono diverse raffigurazioni mariane. Ne ho contate nove, e cosa non rara in questa regione anche questa Madonna vestita
Ci troviamo bene in questo paesino, conosciamo un gruppo di italiani che sono partiti anche loro da Sarria ed è bello condividere sempre le diverse esperienze. Federico e Leonardo nel pomeriggio si sono divertiti con alcuni cartoni animati alla tv spagnola e qualche parola è entrata nelle loro frasi. 
La tappa di domani ci porterà  O Pedrouzo. Ci rendiamo conto che mancano solo due giorni alla fine del Cammino e un pò ci dispiace.

16 agosto 2011

Terza tappa, terzo giorno

Sono le otto di mattina quando partiamo da Airexe. Abbiamo fatto colazione nello stesso bar dove abbiamo cenato la sera prima e il locale è davvero affollato di pellegrini. Conosciamo due svedesi che sono incuriosite da Fede e Leo. Ci spiegano che la loro tappa oggi sarà breve per problemi al ginocchio di una delle due e ci augurano "buen cammino". 
Federico e Leonardo iniziano ad accusare la stanchezza. Quando abbiamo deciso di intraprendere il Cammino abbiamo anche previsto non riuscire a terminarlo. Se Fede o Leo avessero accusato problemi a continuare avremmo proseguito fino a Santiago con i mezzi e avremmo rinviato ad un altra data il nostro pellegrinaggio. Sarebbe stata in ogni modo una splendida esperienza. Ci svegliamo ogni mattina alle 7 e mai una volta i nostri ragazzi si sono rifiutati di alzarsi. Mai una volta hanno rifiutato di camminare. Ma oggi li vediamo stanchi e quindi decidiamo di prendercela con calma. Dobbiamo camminare parecchi km anche oggi e non c'è una nuvola in cielo.
Dopo due ore di cammino ci attende Palas de Rei, una bella cittadina con un bel parco dove sostiamo per una seconda colazione. Poi il Cammino riprende e incontriamo un pellegrino italiano che arriva da St-Jean-Pied-de-Port. E' partito il 24 maggio e ormai è quasi arrivato! E' una persona molto positiva e ci sentiamo tutti incoraggiati a continuare. 
Oggi è il terzo giorno di Cammino. Siamo a metà strada in tutti i sensi perchè abbiamo previsto di camminare per 6 giorni e quando arriveremo alla nostra tappa saremo al km 51.
Le chiese che troviamo lungo la strada non sempre sono aperte e ogni volta che capita l'occasione non esitiamo ad entrare per accendere una candelina e affidare le nostre preghiere. 
I boschi che attraversiamo hanno moltissimi alberi di eucalipto. Ci prendiamo due foglie di questo albero da conservare nel dizionario di spagnolo, sarà uno dei ricordi olfattivi di questo Cammino.
Melide ci accoglie caldamente a pomeriggio inoltrato. Tre pellegrini francesi seduti ad un bar, che ci avevano sorpassato lungo la strada, alla vista di Fede e Leo li hanno applauditi dicendogli: bravo les garçon! 
Mi ha emozionato il loro affetto... Il Cammino insegna molto. Insegna a non abbattersi, ad avere fiducia nelle proprie forze, abbatte ogni barriera di diffidenza che ci portiamo sempre dentro. E' un Cammino di Vita.
A domani!

14 agosto 2011

Bletterbach

Leonardo è da sempre appassionato di dinosauri. Ogni volta che entriamo in libreria chiede sempre di acquistare un libro sui dinosauri. Se gli dico che ne abbiamo già tanti la sua risposta è: ma mamma, non ti ho già detto che io devo studiare i dinosauri?
Questi sono solo una parte della sua biblioteca e dei suoi dinosauri.


Un paio di anni fa siamo stati al Bletterbach di Aldino a cui l'UNESCO ha assegnato il riconoscimento di Patrimonio naturale dell'umanità Dolomiti. In questo canyon profondo 400 m e lungo 8 km si possono osservare strato dopo strato le formazioni rocciose avvenute in 15.000 anni.
Questo tronco sembra utile per cercare tracce di fossili
Federico è contentissimo di questa esperienza
Mentre Leonardo cerca di imitare un dinosauro
A presto!