8 settembre 2011

Queso fritto

Riprendo il Cammino da dove l'avevo lasciato, l'arrivo a Santiago. E col nostro arrivo in città arriva anche il verano, cioè l'estate, il caldo. Di sicuro non avremmo potuto camminare con tutto quel calore. Ci riteniamo fortunati. Pensiamo che se il Cammino ci ha chiamato in quel preciso momento era perché doveva essere fatto. E la soddisfazione di arrivare da pellegrini è immensa.
Così come immensa ci appare la Cattedrale. Siamo delusi invece dal fatto che non si possa entrare dal "portico della Gloria" e neppure accarezzare la colonna di San Giacomo perché recintata. Riusciamo invece ad abbracciare la statua del Santo che è posta sopra l'altare.
So che esistono altre chiese in cui è visibile "L'occhio che vede tutto" ma essendo la prima volta è stata per me una incredibile sorpresa vedere questo simbolo. Non saprei citare neppure una fonte attendibile in cui se ne parla ma è mia intenzione andare a fondo di questa simbologia. Prima o poi ne riparlerò.
Anche qui la conchiglia con la croce.
Dal sacro al profano... in Galizia, terra celtica è sopravvissuto il rito della notte di San Juan (San Giovanni - 24 giugno). In tutta la regione si accendono falò che devono essere saltati per far si che il proprio desiderio avvenga. Fede e Leo come altri bambini hanno scritto il loro su un foglietto e poi lo hanno bruciato nel pentolone.  
A Santiago esistono diversi locali dove si mangia bene e un'altra specialità che abbiamo provato è il queso fritto, cioè formaggio fritto servito con salsa alle fragole. Se qualcuno pensa di poter fare il Cammino e di potere anche dimagrire... bè se lo può scordare. Se cammini hai fame, se hai fame mangi... A domani con l'ultima tappa.

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